“Siamo molto soddisfatti per la qualità dei progetti vincitori e per quelli che hanno partecipato ai Premi. Hanno saputo rappresentare, tutti, con le diverse declinazioni ed articolazioni il tema della qualità architettonica e quello della rigenerazione urbana sostenibile che da questa edizione è stato inserita tra le categorie dei Premi. Il futuro dell’architettura sta, infatti, nel restituire nuova qualità ambientale,  nonché economica e sociale alle nostre città, attraverso la costruzione di processi decisionali inclusivi che vedano la partecipazione dei cittadini”.

Così Giuseppe Cappochin, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova e presidente della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”,  inaugurando   “I Cinque Tavoli dell’Architettura” la cui esposizione -  fino al 7 febbraio 2016 in Corso Italia a Cortina – apre ufficialmente la  settima edizione della Biennale che quest’anno ha luogo in concomitanza con Cortina Fashion Week.

I “Tavoli” rappresentano, infatti, la vetrina fotografica delle migliori quaranta opere selezionate nell’ambito del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” e delle migliori dieci opere selezionate dal Premio regionale veneto. Sono stati scelti attraverso un concorso di progettazione - riservato ai giovani architetti italiani under 40 - che ha premiato come vincitrice Arianna Spinelli, seguita da Lycourgos Lambrinopoulos, Federica Marinelli, Ermes Povoledo e Fabio Sgaramella.

Per Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani e della Giuria che ha attribuito i Premi “i progetti della Biennale rappresentano una miniera di idee per il futuro dell’architettura. Per porre rimedi alle ferite e allo scempio inferto ai nostri territori dobbiamo tornare a credere nel progetto e nella sua capacità di innovazione. Come Consiglio Nazionale degli Architetti crediamo nella missione di educare l’Italia alla bellezza e siamo impegnati a svolgere la nostra professione avendo come fine il benessere di chi vivrà negli spazi che disegniamo”.

Ed i numeri della Biennale dimostrano l’impegno e la passione degli architetti italiani: per il Premio internazionale sono state inviate 314 candidature da 42 Paesi del mondo, rispetto ai 31 della scorsa edizione, da tutti e cinque i continenti. Al primo posto si è confermata l’Italia, con 126 opere presentate: un segnale importante visto che si tratta di lavori realizzati negli ultimi tre anni. A seguire i lavori provenienti da Giappone (60), Spagna (32) e Francia (11). Anche per il concorso riguardante la progettazione dei Tavoli la risposta è stata importante, con 52 progetti ricevuti.

“E’ questo un forte e importante segnale di vitalità che sta a significare - commenta Giuseppe Cappochin - che il nostro  vuole tornare ad essere, come lo è stato nel passato, il Paese della “buona architettura”. Lo sarà se questa si riapproprierà della sua funzione civile, tornando ad occuparsi delle città e del paesaggio, a risolvere i problemi della condizione del patrimonio edilizio italiano, ad innovare i modelli e le tecniche dell’abitare, a promuovere la sostenibilità ecologica ed economica”.

Numerosi gli appuntamenti del giorno 7 dicembre. Dopo  la presentazione dei “Tavoli” alle 15,00, al Centro Congressi “Alexander Girardi Hall”, i vincitori delle diverse sezioni su cui è articolato il Premio presenteranno le loro opere migliori; presentazione anche da parte di quegli architetti che si sono visti assegnare le Menzioni d’Onore. Alle 18.00, in Corso Italia, è prevista la cerimonia pubblica di inaugurazione de “I Cinque Tavoli dell’Architettura” che potranno essere ammirati fino al 7 febbraio 2016.

Alle ore 21,00, infine, allo Stadio Olimpico del Ghiaccio si terrà la cerimonia di premiazione seguita da uno spettacolo di pattinaggio artistico con Carolina Kostner, come special guest il cui incasso  sarà devoluto in beneficienza alla Croce Bianca.

Nei giorni dell’8 e del 9 dicembre sono in programma due conferenze che hanno come filo conduttore il tema della rigenerazione urbana sostenibile e che si svolgeranno al Centro Congressi Alexander Girardi Hall: la prima (8 dicembre, ore 14,45) su “Rigenerare le città per tutelare il territorio - Esperienze Europee a confronto” (Grenoble, Marsiglia, Elche), mentre la seconda, “Il contributo di URBANMETA ai Progetti di Legge della Regione del Veneto in materia di contenimento del consumo di suolo e di rigenerazione urbana” (9 dicembre, ore 9,45) e la successiva Tavola Rotonda “Rigenerare le città per consumare meno suolo - confronto tra le politiche regionali” (ore 11,00) concluderanno gli eventi della Biennale. “Urbanmeta” è il coordinamento trasversale sottoscritto in Veneto da diciannove categorie regionali economiche, professionali, culturali, sociali e ambientaliste per affrontare i temi del governo del territorio e in particolare della rigenerazione urbana sostenibile.

La Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” è promossa dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Padova, in collaborazione con la Regione del Veneto, il Comune di Cortina d’Ampezzo, l’Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A.), il Consiglio degli Architetti d’Europa (C.A.E.) e con il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.


La Fondazione Barbara Cappochin ha il fine di mantenere vivo il ricordo di Barbara, giovane studentessa della facoltà di Architettura IUAV di Venezia, anche attraverso la promozione della qualità dell’architettura.


Su www.barbaracappochinfoundation.net le foto dei progetti vincitori

Cortina 7 dicembre 2015

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