Promuovere e sostenere tutte le iniziative e le azioni in grado di porre fine al degrado che sta compromettendo l’integrità della città di Palmanova e dei suoi bastioni”. Lo chiedono, in un appello rivolto alla Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine, la Federazione degli Ordini degli Architetti del Friuli Venezia Giulia e il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in occasione della giornata conclusiva del convegno di studi Rigenerazione urbana e vincolo.


“La candidatura di Palmanova a Patrimonio dell’Umanità Unesco, all'interno del progetto transnazionale denominato “Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo“ presentato unitamente ai comuni di Bergamo, Peschiera del Garda e Venezia, quattro città croate e tre montenegrine, costituisce un’eccezionale occasione per l'Italia, per valorizzare il proprio enorme patrimonio fisico e culturale all'interno di un progetto fondato sui valori che hanno ispirato il processo d'integrazione europea”.


“Palmanova – si legge ancora nell’appello - è un gioiello, dal punto di vista culturale, storico ed architettonico che non può essere lasciato alla mercé degli eventi, ma che deve essere tutelato e valorizzato anche a livello internazionale. Per la sua storia e il suo presente, Palmanova coniuga due temi che sono di enorme interesse per il nostro Paese: la necessità di proteggere e valorizzare i beni culturali con la necessità, per non dire l’urgenza, di rigenerare, riconvertire e riutilizzare il patrimonio edilizio esistente, nello specifico caso quello relativo ad un rilevantissimo patrimonio militare dismesso”.


“Entrambi i temi – continua - mostrano l’indifferibilità di aggiornare o definire politiche di intervento capaci di individuare percorsi di finanziamento e processi di gestione che siano affrontabili anche da realtà locali di modeste dimensioni e con scarsi mezzi tecnici ed economici. Le politiche di intervento dovrebbero inserirsi in un quadro complessivo di progettazione e valorizzazione del territorio, che spesso risulta di difficile individuazione e promozione”.


“Al Governo, all'Amministrazione Regionale e alle istituzioni – concludono gli architetti italiani - chiediamo che sul caso Palmanova sia mantenuta viva l’attenzione attivando iniziative e riflessioni che possano stimolare gli interventi in tempi stretti e diventino anche un laboratorio di sperimentazione per queste tematiche in cui gli architetti sono pronti a dare il loro contributo. Chiediamo un impegno alle Istituzioni ed alla cittadinanza in modo che vengano attivate tutte le possibili sinergie per fermare il degrado di Palmanova ed in generale del patrimonio storico del nostro territorio”.


Palmanova (Ud), 10 ottobre 2015.

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