“Promuovere tutte le azioni possibili per assicurare la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale delle nazioni”: questo il senso dell’appello che l’Umar, l’Unione mediterranea degli Architetti - al termine della Assemblea generale tenutasi a Roma - rivolge, in un documento, alle istituzioni e alle forze politiche di tutte le nazioni del Mediterraneo e all’Unesco per promuovere la conservazione e la rivalutazione del patrimonio architettonico, archeologico e artistico, espressione ed eredità della cultura mediterranea.

“Il bacino del Mediterraneo - recita l’appello - costituisce un grande giacimento di sedimenti storici sovrapposti che sono parte di una identità condivisa in cui agli influssi del mondo antico si accompagnano le matrici arabo-islamiche e quelle di derivazione ottomana ed europea (greca, italiana, francese e spagnola)”.

“Differenze e memorie storiche hanno saputo convivere nel tempo - prosegue il documento - caratterizzando l'intero Mediterraneo come un vero e proprio laboratorio di Intercultura. I lunghi conflitti civili che da anni insanguinano molte nazioni (Libia, Siria, Iraq, Palestina) hanno come diretta conseguenza la distruzione e il danneggiamento di diverse testimonianze storiche con la perdita di importanti valori della comune civiltà mediterranea.

L’appello è stato inviato anche all'UIA, l’Unione internazionale degli Architetti, al CAE/ACE, il Consiglio europeo degli aAhitetti,  al PAM (Parliamentary Assembly of Mediterranean), all'Unione degli Architetti Arabi e a tutte le Sezioni Membri  dell'Umar.


Roma, 2 marzo 2015

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