Con la decisione (UE) 2019/61 della Commissione, del 19 dicembre 2018, relativa al documento di riferimento settoriale sulle migliori pratiche di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per la pubblica amministrazione a norma del regolamento (CE) n. 1221/2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit
(in G.U.U.E. L 17 del 18 gennaio 2019) si trattano una serie di aspetti che sono pertinenti per tutti i tipi di amministrazioni pubbliche, e in particolare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e gli appalti pubblici verdi, inerenti le migliori pratiche di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per la pubblica amministrazione.


Con riferimento alle migliori pratiche di gestione ambientale per l’uso del suolo si evidenzia di limitare e controllare l’espansione urbana per mezzo di provvedimenti normativi (ad esempio pianificazione territoriale dell’uso del suolo, limitazione di usi specifici del suolo), interventi economici (ad esempio scambio di permessi di costruire) e attività istituzionali di gestione e riforma (ad esempio agenzie specializzate per la riqualificazione urbana). Esempi di provvedimenti per limitare l’espansione urbana sono gli incentivi a costruire su terreni abbandonati, la riduzione delle superfici impermeabili tra gli edifici, la ristrutturazione di edifici inutilizzati e la promozione dell’edilizia verticale.


Con riferimento inoltre alle migliori pratiche di gestione ambientale per gli spazi verdi urbani, appare necessario introdurre una strategia e un piano d’azione locale per la biodiversità i cui obiettivi possano essere definiti grazie al dialogo con gli esperti, i portatori d’interesse e i residenti. Si evidenzia altresì la necessità di sviluppare regimi appropriati a sostegno della costruzione di coperture verdi in edifici nuovi ed esistenti, sia pubblici che privati. Le coperture verdi possono anche ospitare sistemi di energia rinnovabile, ricomprendendo incentivi economici, minori oneri burocratici e un’assistenza tecnica specifica per l’inclusione delle coperture verdi nella costruzione o riqualificazione di edifici. Si segnala infine la necessità di adottare un piano per il ripristino delle zone marginali e degli spazi verdi degradati nel territorio comunale al fine di eliminare gli inquinanti dal suolo e dall’acqua, migliorare l’habitat della fauna selvatica, ridurre l’effetto «isola di calore urbana» e proteggersi dall’erosione del suolo e dalle alluvioni, offrendo nel contempo spazi verdi ricreativi per i residenti locali.

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