Nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 387 del 25 ottobre il Comitato europeo delle regioni ha espresso parere relativamente all'esame dell’attuazione dell’agenda urbana per l’UE

In primo luogo è stato riaffermato l'impegno a rinnovare la strategia iniziale di monitoraggio dell’attuazione dell’agenda urbana per l’UE e a fare il punto sul proprio contributo a livello politico all’attuazione delle relative azioni.

Per le risorse, è stata espressa la possibilità di istituire un meccanismo di sostegno finanziario alla cooperazione a favore dell’agenda urbana appositamente dedicato alle città più piccole, in modo da incitarle ad essere più attive nel campo della condivisione di esperienze.

Ma in particolare, con riferimento alla regolamentazione, è stato ritenuto necessario creare nuovi meccanismi giuridici tra le istituzioni dell’UE, gli Stati membri, le città e le parti interessate in modo da sostenere l’attuazione di azioni ad essi rivolte e che rientrano nei loro ambiti di competenza, sottolineando che uno degli aspetti fondamentali del patto di Amsterdam è stato quello di stabilire il collegamento con l’agenda «Legiferare meglio» dell’Unione europea, e ciò attraverso la sperimentazione di valutazioni d’impatto urbano (territoriale) intese a fornire ai relatori un’analisi dei potenziali effetti «sul campo» di specifiche proposte legislative in un campione di contesti urbani. 

E' stato quindi ritenuto che l’urban-proofing (verifica dell’adeguamento alle esigenze delle città) debba diventare un elemento essenziale dell’elaborazione delle politiche dell’UE, al fine di una valutazione più sistematica dell’impatto delle azioni programmate dall’UE sulle città (a vari livelli) ed al fine di garantire che la prospettiva locale sia adeguatamente presa in considerazione nella politica o nella legislazione finale.

Il Comitato europeo delle regioni, in conclusione, invita le istituzioni dell’UE a ribadire il loro impegno a favore dell’agenda urbana per l’UE e a formalizzarne il processo, affermando che l’agenda urbana offre troppe potenzialità di migliorare in futuro il funzionamento delle nostre città per limitarsi a una mera attività di collegamento in rete, ragion per cui essa deve invece essere riconosciuta come un impegno politico vincolante per l’elaborazione e l’attuazione della normativa e dei programmi di finanziamento europei e nazionali.

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