Con il Parere del Comitato europeo delle regioni, pubblicato nella GUUE del 13.2.2018 n. C/54 sono state individuate le azioni necessarie a livello politico europeo per la riqualificazione sismica del patrimonio edilizio ed infrastrutturale.
E' stato sostenuto, per la mitigazione del rischio sismico, la necessità di iniziative pubbliche e private di rilievo, per la conoscenza e analisi della vulnerabilità delle strutture esistenti, incentivando campagne di raccolta di dati per valutazioni su basi statistiche, definendo linee di priorità e metodologie condivise, di pari passo con le evoluzioni normative di settore, e misure di incentivazione o finanziamento. E' stata inoltre evidenziata la necessità che una efficace opera di riqualificazione debba essere attuata attraverso interventi integrati e sostenibili in grado di conseguire, contemporaneamente e nel modo meno invasivo possibile, sia la riduzione della vulnerabilità sismica che l'incremento dell'efficienza energetica.
Con tale parere è stata invitata la Commissione europea a sviluppare in coordinamento con gli Stati membri e, ove ciò sia pertinente, con gli enti locali e regionali un piano d'azione per la riqualificazione sismica del patrimonio edilizio ed infrastrutturale nello spirito dell'articolo 5, punto 5), lettera b) del regolamento UE/1301/2013 sul Fondo europeo di sviluppo regionale, invitando al contempo le regioni e gli Stati membri interessati a includere la riqualificazione sismica degli edifici esistenti quale priorità nei loro programmi operativi per lo sviluppo regionale, sottolineando la necessità di destinare risorse finanziarie anche attraverso adeguati strumenti di incentivazione per le attività di prevenzione del rischio sismico.

 

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