Martedì 17 novembre la Camera ha approvato il disegno di legge, già approvato dal Senato per l'attuazione delle direttive comunitarie in tema di appalti, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Tra tutte le novità contenute nel testo, che adesso dovrà tornare al Senato per l’approvazione definitiva, si evidenzia, in particolare lo stop alle gare con massimo ribasso, rivalutando l’offerta economicamente più vantaggiosa, anche sotto il profilo della qualità; il divieto di norme in deroga negli appalti, se non per eventi calamitosi; il rafforzamento del ruolo dell’Autorità nazionale anticorruzione, prevedendo che i commissari di gara saranno scelti a rotazione da un albo costituito proprio presso l’Anac.
Il nuovo testo approvato dalla Commissione interviene, inoltre, sulle modalità di adozione della disciplina attuativa ed esecutiva del Codice. Si prevede, infatti, per un verso, l’abrogazione del regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice (D.P.R. 207/2010) ad opera del decreto legislativo di riordino e, per l’altro, che, sulla base del decreto legislativo recante il nuovo Codice sono, altresì, emanate linee guida di carattere generale che, in conseguenza delle modifiche approvate dall’Assemblea, devono essere proposte dall’ANAC e approvate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che sono trasmesse prima dell’adozione alle competenti Commissioni parlamentari per il parere.
Occorrerà verificare se tali significative innovazioni verranno conservate anche nel testo definitivo del disegno di legge, i cui tempi di approvazione si preannunciano rapidi.
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Il disegno di legge sugli appalti pubblici approvato dalla Camera dei Deputati.
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