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Le Corbusier e lo spirito romano nelle Poste di via Marmorata

 

Fu progettato da Adalberto Libera e Mario De Renzi

Testata:
Corriere della Sera
 
Data:
01-10-2007
 
Autore:
Angela Groppi
 
 
L'Ufficio postale di via Marmorata, uno dei principali della città, venne eretto tra il 1933 e il 1935 per il nuovo insediamento abitativo del quartiere Aventino. Fu progettato dagli architetti Adalberto Libera e Mario De Renzi, vincitori di un concorso bandito nel 1932 per la costruzione di quattro edifici postali in altrettanti nuovi centri residenziali della capitale. Nello stesso concorso furono approvati anche i progetti per gli altri tre uffici postali che furono poi realizzati a via Taranto, a piazza Bologna e a viale Mazzini. I quattro palazzi delle Poste sono tra le più significative testimonianze dell'architettura razionalista a Roma. Libera e De Renzi avevano già partecipato insieme alla Mostra per il decennale della rivoluzione fascista, inaugurata il 28 ottobre del 1932 al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale. Il loro sodalizio proseguì negli anni: nel 1935 presentarono un progetto al concorso per l'Auditorium e nel 1937 a quello per il Palazzo del Littorio. Adalberto Libera è stato anche il progettista del Palazzo dei Congressi all'Eur (1937-42), nell'ambito di quella che doveva essere l'Esposizione Universale di Roma del 1942, e di villa Malaparte a Capri (1938-40); nel dopoguerra ha collaborato alla progettazione del Villaggio Olimpico, realizzato per accogliere gli atleti che partecipavano alle Olimpiadi del 1960. Le Corbusier, intervistato da Antonio Muñoz nel 1936 e invitato a esprimere un parere sulle nuove costruzioni realizzate a Roma in quegli anni, disse che in esse si riscontrava «sempre uno spirito romano», e aggiunse che «l'ufficio postale di Testaccio è romano, ma carico di formalismo moderno».
 
 
 
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