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La "bellezza" in Costituzione: Architetti, (Consiglio Nazionale) "bene questa proposta, futuro del Paese non solo nel Pil"

 

Roma, 10 luglio 2014.  Gli architetti italiani tornano sul tema della "bellezza". Lo fanno all'indomani della presentazione della proposta di legge costituzionale presentata dall'Onorevole Pellegrino (SEL), volta ad introdurre questo elemento nell'articolo 1 della nostra Carta fondamentale.

 

Per Matteo Capuani, membro del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, serve farlo perché "gli estensori della Costituzione  non avevano idea dell'aggressione dei territori che sarebbe avvenuta anni dopo, della realizzazione di brutte periferie e di ecomostri. Ma anche perché  il Paese non può fondare i propri progetti per il futuro solo sul PIL e gli equilibri di bilancio"

 

 "La mancanza di bellezza - continua - apre la strada alla speculazione ed al malaffare permettendo di dare valore a cose pessime e di cattiva qualità. Ed infatti se etica ed estetica rapportate alla bellezza, attraverso i concorsi, avessero affiancato i parametri di controllo delle grandi opere forse ci sarebbe stata più trasparenza, più legalità e maggiore qualità negli interventi".

 

 Per Capuani, la strada da perseguire è quella di attivare politiche di Riuso, Rigenerazione urbana sostenibile, che orientate alla riconquista della bellezza possono ridare dignità, creare lavoro,  intervenire su paesaggi e territori "malati", insicuri per riconsegnarli ai cittadini;  impedire che le città, il cui futuro è nei servizi digitali, si trasformino, però, in monumenti alla tecnologia ed al funzionalismo"

 

 "Nella bellezza del nostro Paese  - conclude - c'è la storia e la memoria passata del nostro popolo, la coscienza di tutti noi, e la visione di un futuro possibile per il nostro Paese. Ecco perché le tutele previste dalla Costituzione dovrebbero avere come fine proprio la bellezza: se così non sarà, finiremo solo per adempiere a percorsi tecnico amministrativi del tutto privi da qualità".

 
 
 
 
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