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Antitrust: più mercato per gli architetti

 
Testata:
Corriere della Sera
 
Data:
10-06-2014
 
Autore:
A. Bac.
 
 

L'Antitrust avvia un'istruttoria per verificare l'esistenza di possibili intese restrittive della concorrenza messe in atto dagli Ordini degli architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma, Firenze e Torino. L'accusa emerge dalla constatazione che i tre ordini hanno messo a disposizione degli iscritti sistemi di calcolo tariffario strutturati in modo tale da determinare compensi identici per le prestazioni degli architetti, calcolati sulla base delle tariffe di settore vigenti fino all'entrata in vigore del decreto che ha abolito tutte le previsioni che fanno riferimento alle tariffe. Il Consiglio nazionale degli architetti reagisce spiegando che sul sito è chiarito «in grande evidenza» che le indicazioni non costituiscono «né un obbligo di legge né deontologico». Ma il Consiglio si spinge oltre, attaccando l'Antitrust che «ancora una volta» dedica «il suo tempo e le sue risorse a rincorrere i fantasmi di un inesistente trust» di professionisti «mentre i cittadini sono vittime quotidiane di vere intese restrittive e alterazioni del mercato». Tra queste viene citata la limitazione alla concorrenza causata «dallo strapotere delle partecipate pubbliche che programmano, progettano, appaltano, dirigono lavori e se li liquidano, con incarichi diretti». Un riferimento chiaro agli ultimi scandali, da Expo a Mose, passando per l'Aquila, che non stanno risparmiando nemmeno quelle che dovrebbero essere Autorità terze.

 
 
 
 
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