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Emergenza casa: Architetti, " affidare i progetti di edilizia attraverso i concorsi per lasciare spazio ai giovani"

 

Roma, 16 aprile 2014. " E' fondamentale, così come anticipato dal  Governo per quanto riguarda le scuole, che i progetti  di edilizia, all'insegna della rigenerazione urbana sostenibile, siano affidati mediante procedure concorsuali che favoriscano l'accesso e la partecipazione a gruppi integrati di giovani professionisti, escludendo che essi possano essere realizzati dagli uffici interni delle PA a cui è demandata, invece, la funzione di programmazione e controllo".

A sostenerlo,  nel corso della audizione davanti alla VIII Commissione del Senato  sul Decreto Legge n. 47 del 28/03/2014 recante misure urgenti per l'emergenza abitativa, il Consiglio Nazionale degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

Secondo gli architetti italiani le politiche destinate all'edilizia sociale, alla rigenerazione delle scuole, alla valorizzazione dei beni demaniali, nonché il recepimento della Direttiva 27/2012 sull'efficientamento energetico, tutte di grande portata, devono essere affrontate all'interno di una unica strategia, che è quella della rigenerazione urbana sostenibile e dello stop al consumo del suolo, pena la loro inefficacia.

Il testo del Decreto, quindi, dovrebbe riaffermare, a fronte del divieto di consumare suolo non urbanizzato, la necessità di intervenire sempre e solo in aree urbanizzate, favorendo il recupero delle aree dimesse e del patrimonio demaniale; dovrebbe anche subordinare l'erogazione dei fondi a progetti che integrano politiche di rigenerazione dei quartieri, laddove, ad esempio, sia prevista la riqualificazione di una scuola, l'inserimento di negozi di vicinato, la riqualificazione degli spazi pubblici, con particolare riferimento al verde urbano; dovrebbe anche chiarire come standard minimo di riqualificazione energetica l'ottenimento di risultati precisi come, ad esempio, il raggiungimento di almeno la Classe B di certificazione energetica o la riduzione di almeno per il 50% i consumi degli edifici oltre alla riduzione dei consumi idrici.

 
 
 
 
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