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CNAPPC
 

Progettazione, no all'affidamento diretto tra Amministrazioni

 
Testata:
edilportale.com
 
Data:
27-12-2012
 
Autore:
Paola Mammarella
 
 

Sono contrarie al diritto comunitario le norme che consentono a due amministrazioni di stipulare un accordo per l'affidamento diretto di un incarico di progettazione, senza ricorrere ad una gara pubblica. Lo ha affermato la Corte di Giustizia Europea, che con la sentenza C 159/11ha risolto il caso di un incarico affidato in convenzione dall'Asl Lecce all'Università del Salento.
Nel caso esaminato, la Asl Lecce aveva stipulato una convenzione con l'Università per la valutazione della vulnerabilità sismica delle strutture ospedaliere.
Al ricorso presentato dalle associazioni degli ingegneri e degli architetti, che lamentavano l'assenza di una procedura pubblica, la Asl aveva risposto che l'accordo rientrava nella cooperazione tra autorità pubbliche per il conseguimento di un obiettivo di interesse pubblico, caso ammesso dalla normativa italiana.
(...)
L'esito è stato salutato con favore dal Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, soddisfatto perché le società in house, sia partecipate sia università, non possono avere incarichi pubblici di progettazione o altri servizi di architettura se non vincendo una gara in cui possano dimostrare di possedere tutti i requisiti richiesti.
A detta del Cnappc, inoltre, la sentenza rende illegittimi molti contratti esistenti e rimette in discussione il ruolo delle Università, che dovrebbero occuparsi dell'insegnamento più che dell'acquisizione di incarichi.

 
 
 
 
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