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CNAPPC
 

Rinnovabili: architetti, no a limitazione degli incentivi

 
Testata:
AGI
 
Data:
01-03-2011
 
 

Gli architetti italiani sono contrari a qualsiasi iniziativa "limiti l'uso e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili". In una nota del Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC) si afferma: "Pur comprendendo che, in alcuni specifici casi, si debba rivedere il sistema di incentivazione, resta comunque evidente che un tipo di approccio consapevole al modo di progettare, costruire e vivere le nostre citta' debba essere necessariamente caratterizzato dal piu' profondo rispetto e dalla tutela dell'ambiente cui si debbano accompagnare azioni volte a realizzare un significativo risparmio energetico". Per il CNAPPC non si deve, inoltre, dimenticare che, "unico settore in controtendenza rispetto alla crisi generalizzata, quello relativo all'uso delle fonti rinnovabili trova intenso utilizzo nel settore delle costruzioni e contribuisce, in parte, ad alleviare la gravissima crisi che colpisce progettisti, costruttori e tutti i soggetti del comparto edile. Gli architetti italiani esprimono la convinzione che si debbano incentivare con coerenza e costanza tutte le politiche tese a garantire il rinnovo del patrimonio edilizio attraverso tecniche e tecnologie che facciano della sostenibilita', economica ed ambientale, il proprio presupposto; in tal senso e' evidente come anche il rapporto tra energia e sostenibilita' costituisca un elemento qualificante della gestione del territorio e della societa' italiana e che i contributi dello Stato sulle energie rinnovabili non rappresentano un costo ma sono, altresi', un investimento per il futuro del Paese. Invitiamo dunque il Governo a rivedere una scelta, quella di limitare gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili, che puo' rivelarsi foriera di gravi danni per l'economia, il territorio, l'ambiente e l'occupazione".


Il Comunicato Stampa nel lancio dell'agenzia 9colonne:

"Gli architetti italiani sono fermamente intenzionati ad opporsi a qualsiasi iniziativa che limiti in modo indiscriminato l'uso e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili. Pur comprendendo che, in alcuni specifici casi, si debba rivedere il sistema di incentivazione, resta comunque evidente che un tipo di approccio consapevole al  modo di progettare, costruire e vivere le nostre città debba essere necessariamente caratterizzato dal più profondo rispetto e dalla tutela dell'ambiente cui si debbano accompagnare azioni volte a realizzare un significativo risparmio energetico". E' quanto sostiene il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che sottolinea come "non debba inoltre essere dimenticato che - unico settore in controtendenza rispetto alla crisi generalizzata - quello relativo all'uso delle fonti rinnovabili trova intenso utilizzo nel settore delle costruzioni e contribuisce, in parte, ad alleviare la gravissima crisi che colpisce progettisti, costruttori e tutti i soggetti del comparto edile". Gli architetti italiani esprimono la convinzione che "si debbano incentivare con coerenza e costanza tutte le politiche tese a garantire il rinnovo del patrimonio edilizio attraverso tecniche e tecnologie che facciano della sostenibilità, economica ed ambientale, il proprio presupposto; in tal senso è evidente come anche il rapporto tra energia e sostenibilità costituisca un elemento qualificante della gestione del territorio e della società italiana e che i contributi dello Stato sulle energie rinnovabili non rappresentano un costo ma sono, altresì, un investimento per il futuro del Paese". "Invitiamo dunque il Governo a rivedere una scelta - quella di limitare gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili - che può rivelarsi foriera di gravi danni per l'economia, il territorio, l'ambiente e l'occupazione".


Il Comunicato Stampa nel lancio dell'agenzia Ansa:

Rinnovabili, architetti, no a limitazioni degli incentivi
''Gli architetti italiani sono fermamente intenzionati ad opporsi a qualsiasi iniziativa che limiti in modo indiscriminato l'uso e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili''. E' quanto sostiene il Consiglio Nazionale degli Architetti. ''Pur comprendendo che, in alcuni specifici casi, si debba rivedere il sistema di incentivazione - si legge in una nota - resta comunque evidente che un tipo di approccio consapevole al modo di progettare, costruire e vivere le nostre citta' debba essere necessariamente caratterizzato dal piu' profondo rispetto e dalla tutela dell'ambiente cui si debbano accompagnare azioni volte a realizzare un significativo risparmio energetico. Gli architetti sottolineano come ''non debba inoltre essere dimenticato che - unico settore in controtendenza rispetto alla crisi generalizzata - quello relativo all'uso delle fonti rinnovabili trova intenso utilizzo nel settore delle costruzioni e contribuisce, in parte, ad alleviare la gravissima crisi che colpisce progettisti, costruttori e tutti i soggetti del comparto edile''. 


Il Comunicato Stampa nel lancio dell'agenzia Adnkronos:

Energia: architetti, no a limitazione degli incentivi su rinnovabili
''Gli architetti italiani sono fermamente intenzionati ad opporsi a qualsiasi iniziativa che limiti in modo indiscriminato l'uso e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili''. E' quanto sostiene il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc). Pur comprendendo che, in alcuni specifici casi, si debba rivedere il sistema di incentivazione, sottolinea, ''resta comunque evidente che un tipo di approccio consapevole al modo di progettare, costruire e vivere le nostre citta' debba essere necessariamente caratterizzato dal piu' profondo rispetto e dalla tutela dell'ambiente cui si debbano accompagnare azioni volte a realizzare un significativo risparmio energetico''. Per il Consiglio Nazionale degli Architetti non deve ''essere dimenticato che, unico settore in controtendenza rispetto alla crisi generalizzata, quello relativo all'uso delle fonti rinnovabili trova intenso utilizzo nel settore delle costruzioni e contribuisce, in parte, ad alleviare la gravissima crisi che colpisce progettisti, costruttori e tutti i soggetti del comparto edile''
Gli architetti italiani esprimono ''la convinzione che si debbano incentivare con coerenza e costanza tutte le politiche tese a garantire il rinnovo del patrimonio edilizio attraverso tecniche e tecnologie che facciano della sostenibilita', economica ed ambientale, il proprio presupposto; in tal senso e' evidente come anche il rapporto tra energia e sostenibilita' costituisca un elemento qualificante della gestione del territorio e della societa' italiana e che i contributi dello Stato sulle energie rinnovabili non rappresentano un costo ma sono, altresi', un investimento per il futuro del Paese''. Dunque, conclude, ''invitiamo il Governo a rivedere una scelta, quella di limitare gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili, che puo' rivelarsi foriera di gravi danni per l'economia, il territorio, l'ambiente e l'occupazione''.

 
 
 
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