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Periferie:Roma, Tor Bella Monaca, 1 mld per demolire e costruire

 

Circa 1 miliardo di euro per demolire e ricostruire una delle periferie più degradate di Roma, Tor Bella Monaca, eliminando le 14 "torri" simbolo del quartieredormitorio e creando isolati urbani caratterizzati dalla presenza di strade e piazze accessibili, edifici di quattropiani al massimo, vaste aree a parco. Questo il progetto del Campidoglio contenuto nel Piano strategico di sviluppo della capitale, durante gli Stati generali della città. "Si tratta di un'operazione che si aggira sul miliardo di euro - ha spiegato l'assessore capitolino all'urbanistica, Marco Corsini - e sarà il primo degli interventi sulle periferie. Ci sono le condizioni per attuarlo ma occorre sostegno finanziario dello Stato e della Regione". Il progetto, redatto dall'architetto lussemburghese Leo'n Krier, prevede la costruzione degli isolati che dovranno ospitare i residenti degli attuali comparti di edilizia residenziale, la demolizione di questi ultimi e la realizzazione delle cubature premiali che i privati, assegnatari dei lavori, immetteranno sul mercato. "Chi dice che questo progetto non e' fattibile o e' ignorante o e' ipocrita. Tor Bella Monaca e' un errore che si deve correggere". L'investimento complessivo su Tor Bella Monaca, completamente a carico dei privati, sarà di 1.045 milioni di euro (dei quali 308 in edifici comunali, 599 in edifici privati e 138 in urbanizzazioni). A progetto concluso si avranno una popolazione finale di 44 mila abitanti, aree edificate o edificabili per 96,7 ettari, volumetrie per 3.520.000 metri cubi, 1.100.000 metri quadri di Sul, un fabbisogno di verde e servizi pubblici standard di 96,8 ettari, 148 ettari di verde e servizi pubblici di progetto. "Tor Bella Monaca e' una bomba sociale, perché lì e' mancata una logica di programmazione e si e' seguito solo l'interesse dei proprietari delle aree", ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio Luciani Ciocchetti, il quale ha aggiunto: "oggi non possiamo assicurare piu' lo sviluppo solo usando nuove aree agricole ma dobbiamo farlo utilizzando le 'scatole' edilizie che gia' esistono. Negli ultimi anni - ha concluso - si e' sviluppata solo l'edilizia privata ma ora bisogna puntare su quella pubblica per risolvere i problemi di migliaia di famiglie che hanno bisogno di un alloggio.

 
 
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