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CNAPPC
 

Architetti: solidarietà a Ai Weiwei. CNAPPC chiede immediata liberazione

 

Comunicato Stampa

Roma, 7 novembre 2010. Il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, CNAPPC, e tutti gli architetti italiani, hanno appreso con sconcerto la notizia che l'architetto Ai Weiwei, autore con Herzog & De Meuron dello stadio delle olimpiadi di Pechino, è stato ridotto agli arresti domiciliari dalle autorità cinesi a causa della propria attività in favore dei diritti umani.

Gli architetti italiani chiedono al Governo di Pechino l'immediata liberazione di Ai Weiwei, privato della libertà e minacciato della demolizione del proprio studio professionale di Shanghai per aver espresso con le parole, gli atti e la sua architettura quei principi di libertà che sono patrimonio dell'umanità ed inalienabile diritto di ogni cittadino.

Quale gesto di solidarietà si richiede a tutti quanti concordassero con tale presa di posizione di inviare questo testo all'Ambasciata cinese in Italia all'indirizzo chinaemb_it@mfa.gov.cn   ed all'Ambasciata italiana in Cina all'indirizzo ambasciata.pechino@esteri.i .

To the Goverment of People's Republic of China
The Italian Embassy - Rome

Dear Sirs,
I understand that Architect Ai Weiwei, who designed the Olimpic Stadium of Beijing together with Swiss Architects Herzog and De Meuron, has been forced to house arrest by Chinese Authorities, merely because of his commitmet for human rights in his Country.
I respectfully ask the Government of China to immediately release my colleague Ai Weiwei, for whom I am deeply concerned, and to grant his right to express his artistic and politic opinions in any free and democratic ways from now on, as I reckon that the right of doing so is a basic human right.
Best regards

 
 
 
 
Area Riservata
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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