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Territorio: Architetti, Consiglio Nazionale, no all'arbitrario ampliamento delle competenze di geometri e periti

 

Comunicato stampa

Roma, 18 febbraio 2010. "I drammatici accadimenti che, anche negli ultimi giorni, hanno colpito il territorio italiano richiamano, qualora ce ne fosse il bisogno, l'attenzione sulla necessità di tutelare l'ambiente, sia antropizzato che non costruito, attraverso un'adeguata e coerente politica di pianificazione e di programmazione delle opere, siano esse pubbliche piuttosto che private".

Lo ha dichiarato Massimo Gallione, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC).

"Appare evidente - continua - come il rigoroso rispetto delle competenze professionali rappresenti un elemento fondamentale per la realizzazione di progetti di adeguata qualità, sia dal punto di vista tecnico che da quello amministrativo. Risulta quindi assolutamente incomprensibile la presentazione del disegno di legge della senatrice Simona Vicari, "disposizioni in materia di competenze professionali dei geometri, dei geometri laureati, dei periti industriali con specializzazione in edilizia e dei periti industriali laureati nelle classi di laurea L-7, L-17, L-21 e L-23" del 10 novembre 2009 (numero 1865), finalizzato a modificare in modo assolutamente arbitrario le competenze delle categorie professionali indicate."

"Siamo assolutamente contrari - continua il presidente degli architetti italiani - a ogni singolo provvedimento di modifica e di ampliamento delle competenze professionali realizzato al di fuori di qualsiasi tipo di concertazione e di tavolo tecnico che coinvolga le professioni interessate e che abbia l'obiettivo di analizzare in modo adeguato le competenze e le prerogative delle diverse categorie professionali e le conseguenze di tali provvedimenti."

Il CNAPPC ha chiesto di incontrare la senatrice Vicari; nel corso dell'incontro, programmato nei prossimi giorni, esprimerà tutta la contrarietà al provvedimento proposto.
 
 
 
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